All'interno dell'Associazione ASPIC PSICOLOGIA è attivo un gruppo di lavoro che si occupa delle tematiche inerenti l'Età Evolutiva e la Famiglia, con ambiti di intervento connessi al sostengo alla genitorialità, le difficoltà connesse alle diverse tappe evolutive, le complesse dinamiche familiari nonché le peculiarità dei contesti scolastici.
La famiglia - a prescindere dalla sua conformazione o dalla sua esistenza attuale - è la cellula base della nostra società; il luogo privilegiato per la costruzione della realtà, all’interno del quale si costruiscono confini emotivi e relazionali.
Negli ultimi anni, si sono verificati diversi cambiamenti sociali che sfidano l’immagine della famiglia uguale per tutti, introducendo nuovi modi di stare insieme caratterizzati da realtà umane molteplici.
Nel nostro panorama sociale convivono diversi modi di definire la famiglia e famiglie che assumono forme diverse condividono nel loro intimo valori propri, dimostrando così che la famiglia è qualcosa di più complesso di quanto previsto da una visione tradizionale.
Famiglia oggi come nucleo di legami affettivi che si incontrano su diversi livelli di relazione, nella quale può esserci la presenza di un solo un genitore, o possono esserci entrambi e i figli vivere prevalentemente con uno dei due.
Quando il nucleo familiare si lacera, a seguito di una separazione o di un divorzio, le relazioni possono trasformarsi in nuclei ricomposti o allargati: si può essere in coppia con un partner che ha già avuto figli da un’altra unione, o si può essere genitori di figli non propri.
Famiglie “ricostituite” nelle quali la possibilità di trovare uno spazio disponibile, diverso da quello già occupato dal “vero padre” o dalla “vera madre” diventa, una sfida. Nelle quali ciò che funziona è riconoscersi vicendevolmente le proprie identità e ruoli educativi, senza sconfinare nel ruolo dell’altro.
Si può essere una coppia omosessuale che decide di diventare famiglia con la fecondazione assistita o con l’adozione o si può essere famiglia in un Paese “nuovo” cercando di integrare le proprie origini etniche nel mosaico della nostra società.
Ruoli familiari che si moltiplicano in un microcosmo che oggi presenta trame differenti: un grande contenitore dotato di coperchio protettivo all’interno del quale tutti i componenti agiscono e interagiscono tra loro: prendono forma i nuovi individui, si plasmano i vecchi e al contempo si trovano amore, affetto, fiducia e solidarietà necessari per vivere.
Come tanti piccoli tentacoli liberi e in movimento, ma pur sempre collegati ad un corpo-madre, i singoli componenti della famiglia cresceranno individualmente nel rispetto dei diversi ruoli così da essere una risorsa per sé stessi e per l’altro.
Soprattutto oggi, essere genitori, essere padre, essere madre ha il suo elemento fondante nella relazione e in quello che questa contiene e trasmette: a volte la gioia, la soddisfazione di essere diventati mamma e papà nascondono anche un’altra metà, fatta di insicurezza, sfiducia, paura, dubbio e a volte la sicurezza tanto ricercata nella funzione genitoriale, lascia il posto all’ansia, allo stress. Fino all’estremo, diventando rabbia o violenza.
In questa realtà così complessa si ha bisogno di sostegno; si deve poter chiedere aiuto e contare su specifici interventi mirati e svolti da professionisti formati ad hoc.
Per questo intensificare i progetti a sostegno della famiglia, in tutte le sue forme, e della genitorialità significa promuovere la capacita di crescita del bambino in tutta la sua complessità.
Lo scopo di questo gruppo di lavoro è volgere l’attenzione sulla coppia, sui diversi modi di "essere famiglia”, sui genitori e sui figli, sulle loro dinamiche relazionali e sui diversi aspetti multidimensionali che caratterizzano questi rapporti.
Tenere viva una riflessione aperta e un dibattito continuo, lontano da stereotipi e pre-giudizi, all’interno dei quali incontrare un universo familiare cos’ variegato e arricchente che oggi, ancora di più, richiede attenzione e cura.
Sostenere e rassicurare i genitori, soprattutto in questo momento storico in cui le trasformazioni sociali hanno reso impenetrabile il rapporto genitori-figli, significa offrire loro la possibilità di recuperare un atteggiamento positivo e incoraggiante verso i propri figli.
Un padre e una madre con propri bisogni che, se saranno soddisfatti, permetteranno loro di soddisfare al meglio quelli dei propri figli.
“L’adolescenza è una scoperta personale durante la quale ogni soggetto è impegnato in una esperienza: quella di vivere; in un problema: quello di esistere”. Winnicott
L'adolescenza è una fase di vita estremamente complessa, essendo un momento di transizione dall’infanzia all’età adulta che reca con sé una profonda ristrutturazione cognitiva, sociale e affettiva. Data la sua complessità, è spesso accompagnata da ansia, sintomi depressivi, senso di inadeguatezza, difficoltà e conflitti relazionali.
Si tratta dunque di un periodo di evoluzione e cambiamento e insieme un momento critico rispetto alla direzione che prenderà il processo di costruzione della personalità.
Insieme alla ristrutturazione dell’adolescente, anche il contesto familiare subisce profondi mutamenti, con i quali non è semplice relazionarsi anche per i genitori del ragazzo.
Nella fase adolescenziale inoltre lo spazio del gruppo dei pari e degli altri gruppi di appartenenza è uno tra i fattori più importanti nel potenziamento di competenze relazionali ed emozionali, perciò il setting gruppale risulta essere il più adeguato in questa età.
Esso offre la possibilità di sintonizzarsi ed empatizzare con l'altro; inoltre crea il terreno fertile per sviluppare buone competenze di ascolto, di comunicazione, di scambio e di crescita personale e relazionale.
In quest’ottica nasce all'interno dell'Associazione ASPIC PSICOLOGIA il gruppo di lavoro per l'ADOLESCENZA, la cui finalità è quella di offrire uno spazio di sensibilizzazione, di sostegno e formativo, intervenendo a livello di singolo e del contesto familiare, gruppale e sociale, promuovendo la rete di sostegno all’interno della comunità in cui l’adolescente vive. Il nostro obiettivo è quello di:
Il periodo scolastico è un importante periodo formativo non solo per l'acquisizione del sapere accademico ma anche e soprattutto per l'acquisizione di competenze relative al pensare, al sentire, al relazionarsi con l'altro: risorse legate ai processi di costruzione della personalità individuale e di sviluppo di competenze di socializzazione.
In tale prospettiva lo psicologo all'interno delle scuole è una possibile fonte di sostegno e monitoraggio di questi processi, al contempo offre alla comunità scolastica gli strumenti volti a favorire il benessere individuale e gruppale, valorizzando le risorse del singolo e della comunità, in un'ottica di empowerment.
Inoltre uno studente può trovarsi ad affrontare molteplici problemi sotto il profilo psicologico.
La rassegna di Maggiolini (1997) include:
Queste difficoltà in ambito scolastico necessitano di riconoscimento e di aiuto da parte di una figura professionale appositamente formata nella consulenza psicologica e avulso da problematiche valutative in senso scolastico, il cui fine ultimo è quello di migliorare la qualità della vita degli studenti, aiutarli nel loro percorso di orientamento personale .
Altro importante elemento da considerare è che nell’attuale contesto politico-sociale, la scuola è soggetta a numerosi cambiamenti: l’autonomia didattica e organizzativa delle singole istituzioni (legge n.59 15/03/1997) e la cosiddetta “Buona Scuola” (legge n. 107 14/01/2017) che prevede un potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, con il fine di garantire il diritto allo studio e la crescita personale. Si fa perciò sempre più evidente la necessità di sviluppare una grande e consapevole disponibilità al cambiamento e si è perciò registrato un bisogno sempre maggiore da parte della Scuola di interventi psicologici rivolti non solo all'individuo, ma anche al Sistema Solastico stesso sempre più spesso sottoposto a importanti trasformazioni che lo coinvolgono a più livelli.
La psicologia, dunque, può offrire al mondo della scuola un contributo e un sostegno fondamentali, supportando
Riconoscere la funzione fondamentale dei processi psicologicii, cognitivi e motivazionali nei processi scolastici determina la nascita di una disciplina specializzata e ci porta inevitabilmente a riflettere sul ruolo fondamentale dello psicologo all’interno della comunità scolastica.
L'obiettivo del gruppo di lavoro è quello di creare uno spazio di scambio in cui professionisti specializzati nella psicologia scolastica si dedicano alla progettazione di interventi, pianificazione di seminari, stesura di articoli.
Il gruppo si rivolge a psicologi, psicoterapeuti, educatori, docenti e formatori in generale. La psicologia scolastica ha infatti carattere interdisciplinare e interagisce non solo con altre discipline psicologiche (Psicologia clinica, Psicologia della salute, Psicologia Sociale, Psicologia dello sviluppo) ma anche con discipline di ambito non psicologico come pedagogía, scienze della formazione e dell’educazione etc.
Attività proposte:
Gli interventi sono molteplici e sono rivolti ai vari attori sociali: alunni, docenti e genitori.
All’interno di ASPIC PSICOLOGIA si è costituito un gruppo di lavoro formato da professionisti accomunati dall’interesse per le tematiche inerenti gli adolescenti e dalla necessità di mettersi in rete e di condividere conoscenze ed esperienze.
Per partecipare ai gruppi di lavoro o per poter usufruire dei servizi dell'Associazione è possibile scrivere a [email protected] oppure chiamare il numero 3274619868.
Pubblicato il 29/12/2017 alle ore 13:46
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