a cura di Roberta Manca
L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha evidenziato la tossicità delle abitudini diffuse oggi tra i bambini: ore passate davanti agli schermi, scarsa attività fisica, permanenza eccessiva in luoghi chiusi, ore di sonno insufficienti.
Per far fronte a questa emergenza ha pubblicato le Linee guida su attività fisica, comportamento sedentario e sonno per i bambini sotto i 5 anni di età (Guidelines on physical activity, sedentary behaviour and sleep for children under 5 years of age).
Le linee guida dedicate al benessere dei bambini sotto i 5 anni di età, hanno dichiarato guerra all'utilizzo dello schermo da parte dei più piccoli.
Le raccomandazioni sono molto chiare per quanto concerne la televisione, i giochi al computer, i cellulari o i tablet e non lasciano dubbi: “niente schermi per i bambini sotto i due anni”.
Solo dopo i due anni è possibile tollerare una piccola esposizione allo schermo, ma prima di quella età è necessario che i bambini evitino assolutamente di stare seduti passivamente davanti ad uno schermo. E, comunque, anche dopo i due anni il tempo di esposizione non deve mai superare l’ora.
Ma non solo, le indicazioni riguardano più in generale lo stile di vita dei piccolissimi dell'era digitale.
Per crescere sani i bambini hanno bisogno di stare all’aria aperta, fare attività fisica di varia intensità almeno tre ore al giorno e dormire, tra l'1 e i 5 anni di età, in media tra le 10 e le 14 ore.
Diventare adulti sani significa anche apprendere, fin dalla più tenera età, le buone abitudini: il benessere è anche una questione di imprinting.
I neonati dovrebbero essere fisicamente attivi diverse volte al giorno in vari modi, in particolare attraverso giochi interattivi sul pavimento; di più è meglio. Per i neonati che ancora non camminano questo comprende almeno 30 minuti in posizione prona distribuiti durante il giorno, nei momenti in cui sono svegli.
Non dovrebbero essere bloccati per più di 1 ora continuativa (ad es. con carrozzine, passeggini, seggioloni o marsupi). Da evitare esposizione agli schermi. Quando sono seduti è raccomandato coinvolgerli nella lettura o racconto di storie.
Dovrebbero avere 14-17 ore (0-3 mesi) o 12-16 ore (4-11 mesi di età) di sonno di buona qualità, compresi i sonnellini.
Dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti in diversi tipi di attività fisiche di qualsiasi intensità, compresa un'attività fisica moderata-intensa, di 60 minuti, distribuita durante il giorno; di più è meglio.
Non dovrebbero essere bloccati per più di 1 ora continuativa (ad es. con carrozzine, passeggini, seggioloni o marsupi) o stare seduti per periodi troppo prolungati. Per i bambini di un anno non è raccomandata l'esposizione a schermi (come guardare la TV o i video, giocare ai videogiochi). Per quelli di 2 anni, il tempo trascorso davanti a uno schermo non dovrebbe essere superiore a 1 ora; di meno è meglio. Quando sono seduti coinvolgerli nella lettura o racconto di storie.
Dovrebbero avere 11-14 ore di sonno di buona qualità, compresi i sonnellini, con un ritmo sonno-veglia regolare.
Dovrebbero trascorrere almeno 180 minuti in diversi tipi di attività fisiche di qualsiasi intensità, di cui almeno 60 minuti in un'attività fisica moderata-intensa, distribuita durante il giorno; di più è meglio.
Non dovrebbero essere bloccati per più di 1 ora continuativa (ad es. con carrozzine, passeggini) o stare seduti per periodi troppo prolungati. L'esposizione agli schermi non dovrebbe superare l'ora; meno è meglio . Quando si è seduti coinvolgerli nella lettura o racconto di storie.
Dovrebbero avere 10-13 ore di sonno di buona qualità, che può includere un riposino con ritmo sonno-veglia regolare.
Psicologa, Psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di Specializzazione ASPIC, Educatore Professionale, Counselor per l’Età Evolutiva, Mediatore Familiare in formazione e Formatore. Ha partecipato al Master in Sessuologia Clinica. Specializzata in dinamiche di coppia e nel sostegno genitoriale, è esperta nei temi inerenti l’infertilità e la procreazione medicalmente assistita, si occupa di sostegno alla genitorialità biologica e adottiva. Docente in tema di resilienza, affidamento ed adozione presso l'ASPIC e del modulo "La comunicazione efficace nella mediazione dei conflitti relazionali” nel Master Annuale in Counseling Psciologico e Tecniche di Coaching ASPIC. Afferisce al Centro d'Ascolto Psicologico (C.A.P.) Gratuito di ASPIC PSICOLOGIA.
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Pubblicato il 17/05/2019 alle ore 11:27
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