Facciamo un gioco. Accetti la sfida?

a cura di Florinda Barbuto
No, non è l'ennesimo gioco annienta cervello con palline da far esplodere e colori da abbinare. E' una cosa seria. Prenditi qualche minuto per leggere e capirai.
Perché questa sfida
Ulisse Grouper a uno scienziato scimpanzé. «Questa è stata l’opinione di alcuni; ma non è esattamente così. Scimmie e uomini sono rami diversi che, a partire da un certo punto, si sono evoluti in direzioni divergenti, le prime elevandosi a poco a poco fino al livello della coscienza, gli altri stagnando nella loro animalità. Molti orangutan, tuttavia, si ostinano ancora a negare questa evidenza». [Il Pianeta delle scimmie, Pierre Boulle]
Come persona, come cittadina, come professionista sono seriamente preoccupata. Ho sempre rispettato le idee di tutti, anche quelle più lontane dalle mie. Ma qui non stiamo parlando più di opinioni, credi religiosi o ideologie politiche. Si sta verificando un imbruttimento del genere umano che, avendo alle spalle genocidi, guerre mondiali ed esperienze tragiche come l'olocausto sembra davvero impossibile che si stia davvero verificando.
Giorno dopo giorno, minuto dopo minuto una quantità impensabile di persone agisce e sostiene crimini contro i diritti umani e contro l'umanità. Violenze contro le donne, contro i bambini, chiedere alle forze dell'ordine (che tanto sostengo e ringrazio per il loro operato, consapevole delle innumerevoli difficoltà che il loro lavoro comporta) di sparare a vista a qualsivoglia delinquente, offendere ogni sorta di persona solo perché di un orientamento sessuale o colore della pelle che (non si sa perché) non ci piace, sostenere scelte politiche che comportano massacri di centinaia di persone nelle acque in cui preferiamo solo spararci qualche selfie. Per non parlare di come si stia passando il messaggio (che purtroppo molti hanno fatto proprio) che bisogna uccidere gli uni per salvare gli altri e che occuparsi di un disagio sociale sia la causa della trascuratezza dell'altro.
Sono preoccupata. E qualche giorno fa un mio paziente mi ha chiesto: ma c'è speranza che qualcosa cambi? Confesso, non sono riuscita a fornire rassicurazioni e ho espresso una mia grande preoccupazione verso le "follie delle masse". Eppure non posso pensare che una speranza non ci sia. E allora nasce l'idea di questa sfida.
Perché tutte le persone che possono fare la differenza in una direzione opposta a questa non possono diventare più forti e avere più voce in capitolo? Partendo dalle cose semplici.
La sfida
Qu'est-ce qui caractérise une civilisation? Est-ce l'exceptionnel génie? Non; c'est la vie de tous les jours. (La Planète des singes, Pierre Boulle)*
* Cosa è che caratterizza una civiltà? E' il genio eccezionale? No; è la vita di tutti i giorni. (Il Pianeta delle scimmie, Pierre Boulle)
Per tutto il prossimo mese prova a fare una o più di queste cose. Poi torna qui e condividi con gli altri come è andata. E se hai altre idee da condividere scrivimi e le aggiungerò.
Una lista delle possibili cosa da fare.
- Pensi che produciamo troppi rifiuti?
- Prima di buttare qualcosa chiedi ai tuoi conoscenti se a loro possono essere utili.
- Anziché comprare cibi pronti al supermercato va alla tavola calda più vicina al tuo ufficio, pensa ai vantaggi: meno rifiuti prodotti; aiuterai l'economia locale; e se magari ci vai con i tuoi colleghi diventerà una buona occasione per migliorare i vostri rapporti.
- Pensi che la classe politica non ti rappresenti?
- Iscriviti aun partito e partecipa alle assemblee.
- Ascolta e documentati con attenzione senza fermarti ai titoli e alle vignette.
- Crea occasioni di incontro con altre persone per riflettere sui problemi del nostro paese e trovare idee da realizzare.
- Pensi che ci sia troppa gente che soffre nel mondo?
- Iscriviti ad un'associazione di volontariato e chiediti cosa puoi fare di concreto.
- Bussa alla porta dei tuoi vicini, parla con loro, chiedi di cosa hanno bisogno.
- Ami gli animali?
- Invece di postare foto di gattini e animali di ogni sorta: non andare allo zoo, disdegna i circhi dove ci sono animali, adotta un animale invece di comprarlo.
- Non costringere gli animali a vivere al di fuori del loro habitat: basta iguane e uccelli chiusi in gabbia.
- E se hai un animale domestico, aiutalo ad essere rispettoso del tuo vicinato che se poi uno pesta un bisogno del tuo amichetto inizia ad odiarli davvero gli animali, ma non per colpa loro, bensì per colpa dei loro padroni.
- Pensi che la nostra società sia nel degrado, sociale e ambientale, più totale?
- Cerca il Comitato di quartiere a te più vicino e se non ce ne sono creane uno e abbellisci insieme ai tuoi vicini il tuo quartiere: pianta alberi, pulisci le strade e se ti guardi intorno troverai altre mille cose da fare.
- Chiediti sempre gli effetti delle tue scelte e in che modo condizioni l'economia. Fai scelte sostenibili, aiuta i negozianti del tuo quartiere a non chiudere bottega, non spendere i tuoi soldi da chi sfrutta il territorio e il suo lavoratore, torna da chi tratta bene i suoi dipendenti.
- Pensi che piangiamo troppi lutti ingiusti e precoci?
- Migliora il tuo stile di vita e rendi la tua vita migliore: passeggia, rallenta, mangia sano, abbandona le cattive abitudini.
- E aiuta i tuoi amici a farlo.
- Pensi che con i tuoi colleghi sia impossibile lavorare?
- Invitali a pranzo, parla con loro, trovate insieme idee per collaborare.
- Ascolta le loro storie: potresti scoprire mondi inaspettati.
- Le nostre relazioni stanno andando alla deriva? Quante cose possiamo fare per migliorarle? Lasciamo che la tecnologia sia uno strumento per migliorare la qualità della vita non per peggiorarla.
- Elimina la tua data di nascita dai social e chiedi ai tuoi amici di farlo: se sono importanti per te, segna il loro compleanno e chiamali per far loro gli auguri.
- Vuoi far sapere ai tuoi conoscenti del tuo nuovo amore, dell'ultimo viaggio e di qualche importante novità nella tua vita? Invitali a cena e raccontaglielo di persona.
- Se hai litigato con qualcuno non guardare il suo profilo per capire come sta: alza il telefono e chiamalo.
- Se ti piace una persona, prenditi il tempo per conoscerla, corteggiarla e farla sentire importante.
- E' il compleanno o un evento importante per una persona a te cara? Non stare a perdere tempo a comunicargli il suo amore sui social: stai con lei.
- E' morto qualcuno che ami. Di nuovo, smettila con i social. Va sulla sua tomba, passa del tempo con le altre persone che l'amavano, fai in suo onore qualcosa che gli sarebbe piaciuto fare con te.
- Ti manca qualcuno o hai voglia di rivederlo? E' un po' che non senti gli amici del liceo? Non mandare vignette stupide in chat: alza il telefono e invitali a fare qualcosa insieme.
- Se sei in vacanza non perdere tempo a condividere post e storie: stai con te stesso e con i tuoi compagni di viaggio e realizza un album da condividere, di persona, con le persone realmente interessate ad ascoltare le tue avventure.
- Se non sei d'accordo con qualcuno invitalo a prendere un caffè e cerca di ascoltarlo e di capire il suo punto di vista.
- Sei convinto che le cose vadano male?
- Smettila di lamentarti e di accusare gli altri per questo: chiediti cosa puoi fare tu per fare la differenza.
- Se pensi che non sia stato fatto abbastanza per affrontare un problema, qualunque esso sia, smettila di puntare il dito con l'altro problema che invece è stato affrontato e chiediti cosa puoi fare tu. (Insomma basta dire che ci si occupa della Cattedrale di Notre-Dame invece che dell'Amazzonia. Se pensi che non ci si stia occupando dell'Amazzonia inizia a farlo tu e lascia in pace chi ha fatto qualcosa per Notre-Dame. Solo per dirne una).
- Se pensi che si possa fare meglio, non tediare i tuoi amici con le tue idee e i tuoi principi, sii di buon esempio e, prima di spiegare le tue ragioni, ascolta le loro per capire quali sono gli ostacoli che impediscono loro di agire diversamente e trovare insieme il modo di affrontarli.
- Prenditi del tempo e dona il tuo tempo
- a te stesso
- ai tuoi cari
- ai tuoi amici
- ai tuoi colleghi
- alla Comunità in cui vivi.
- Pensa, chiedi, ascolta, osserva, agisci e prima di andare a dormire
- datti una pacca sulla spalla per tutto quello che hai fatto oggi
- e sogna pensando a cosa ancora potrai fare domani.
E tu, l'accetti la sfida?
Quanto ancora può essere lunga la lista? Forse infinita. Ma vi prego, iniziamo. Da qualche parte iniziamo.
Note sull'autore
Florinda Barbuto. Presidente di Aspic Psicologia. Psicologa clinica e di comunità. Psicoterapeuta ad approccio Pluralistico Integrato. Lavora in ambito privato e in collabora con numerosi enti ed istituzioni pubblici e privati.
Info e contatti
Per partecipare ai gruppi di lavoro o per poter usufruire dei servizi dell'Associazione è possibile scrivere a [email protected] oppure chiamare il numero 3274619868.
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Pubblicato il 27/08/2019
alle ore 18:33