Secondo uno studio inglese le persone sono maggiormente attratte da chi ha la capacità di prendersi in giro e scherzare su di sé. Gil Greengross e Geoffrey Miller (2008), rispettivamente l'antropologo e lo psicologo che hanno condotto la ricerca, affermano che già molti studi hanno dimostrato che il senso dello humor è sessualmente attraente, ma sottolineano che non tutti i tipi di humor lo sono allo stesso modo. Sembra, infatti, che la capacità di autoironia sia la forma di humor più apprezzata, capace di rendere le persone più desiderabili come partner.
Lo humor è un fenomeno umano universale e trasversale ad ogni cultura. Greengross e Miller ne deducono, quindi, che si tratti di un fenomeno adattivo utile all'evoluzione della specie. Il concetto base utilizzato dai ricercatori per spiegare lo humor è la selezione sessuale. La teoria della selezione sessuale suggerisce che una parte significativa del nostro cervello non è direttamente dedicata ai comportamenti riproduttivi, ma influenza la possibilità di riprodursi incrementando le possibilità di successo nel corteggiamento.
Il self-deprecating humour, cioè la capacità di scherzare sui propri difetti, è secondo Greengross una potente arma di seduzione, ma è difficile individuarne i meccanismi.
L'efficacia seduttiva dell'ironia potrebbe essere attribuita al suo essere un indicatore di intelligenza, creatività, benessere psicologico ed umiltà, tutte qualità desiderabili in un partner.
Dai risultati di Greengross e Miller emerge che l'autoironia non è una tecnica di seduzione adatta a tutti, ma solo agli individui con uno status sociale alto. Per un individuo con un basso status sociale, quindi, non è consigliabile mettere troppo in evidenza i propri limiti.
A quanto pare il self-deprecating humour è una tecnica di seduzione ad "alto richio", dove il rischio è proprio quello di essere creduti.
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Pubblicato il 16/03/2010 alle ore 07:00
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