Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata contro la Violenza sulle Donne. Dai dati riportati dall’Istat sugli abusi e sui maltrattamenti che subiscono le donne, infatti, emerge una situazione scoraggiante.
Dai dati Istat del 2006 si scopre che in Italia, una donna su tre tra i 16 e i 70 anni, è stata vittima almeno una volta nella vita dell'aggressività di un uomo. Ogni anno una media di 100 donne viene uccisa dal partner o da un ex. Quasi 700 mila donne hanno subito violenze ripetute da parte del partner e, nel 62,4% dei casi, i figli hanno assistito a agli episodi di violenza.
Le frequenze più alte sono rappresentate dalle donne giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 24 anni (7,9%). Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate: circa il 96% delle violenze commesse da un “non partner” e il 93% di quelle da partner.
Per quanto riguarda la violenza psicologica, in base a quanto riportato dall’ANSA lo scorso anno, ne sono vittima 7 milioni e 134 mila donne: le forme più diffuse sono l'isolamento o il tentativo di isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%) e le intimidazioni (7,8%). Il 43,2% delle donne ha subito violenza psicologica dal partner attuale.
Può non essere semplice distinguere e definire la violenza psicologica: si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione e finiscono per privare la vittima del proprio valore, riducendola ad un oggetto. Il lento insinuarsi di tali atteggiamenti, anche perché difficile da rilevare in modo chiaro, finisce spesso per essere accolto dalla donna. Contemporaneamente, il maltrattamento procura sofferenza e corrode, influenzando l’autostima della vittima, manipolandone lo stato psichico, restringendone la libertà d’azione e spaventandola. Secondo uno studio norvegese, inoltre, la violenza psicologica è strettamente correlate a quella fisica.
Sul Portale Antiviolenzadonna.it del Dipartimento per le Pari Opportunità è presente qualche piccolo suggerimento per riconoscere la violenza psicologica. Potrebbe trattarsi di violenza psicologica se, sempre più spesso:
Professionisti competenti e preparati possono aiutarti.
Il Dipartimento per le Pari Opportunità, ad esempio, mette a disposizione un numero di pubblica utilità: il 1522.
L’ASPIC fornisce un servizio gratuito* di ascolto e orientamento, il C.A.O., a cui afferiscono counselor e psicologi dell’ASPIC.
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Pubblicato il 22/11/2012 alle ore 07:01
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