a cura di Francesca Esposito, psicologa, psicoterapeuta in formazione, socio di Aspic Psicologia
L’emergenza sanitaria e la quarantena forzata in atto in questi giorni stanno sottoponendo tutti noi a condizioni fortemente stressanti. Cambiamenti repentini delle abitudini di vita, convivenze prolungate temporalmente e forzate, incertezza rispetto al futuro, personale, sociale, economico, lavorativo. Insieme a questo, possiamo provare emozioni negative come ansia, paura, smarrimento. La condizione di contatto costante con il precariato incrementa lo stress e l’allarme interno.
In condizioni normali ciascuna persona ha un proprio livello di attivazione che consente di affrontare le tematiche della vita quotidiana e di progettare la propria esistenza (eustress). Quando, come accade in questi giorni, il livello limite viene superato, si entra in una condizione di disadattamento (distress), che può avere conseguenze negative sull’individuo (Pellegrino, Esposito, 2019). Condizioni prolungate di stress riducono la qualità della vita dell’individuo, che tende ad adottare comportamenti e condotte poco funzionali e negative (fumo, assunzione di droghe, assunzione di cibo compulsiva…) e una condizione di perenne stato di allarme interno. La mente e le emozioni hanno una forte influenza sul corpo, e viceversa. L’organismo interagisce costantemente con l’ambiente esterno e ne è influenzato profondamente a sua volta.
Questo tempo ci richiede grande flessibilità e capacità di adattamento. Ci richiede resilienza, termine mutuato dalla scienza dei materiali, che indica la “capacità di un materiale di resistere agli urti, tramite deformazioni, prima di arrivare a rottura”. In psicologia indica la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Come afferma G. Vaillant (1993), "la resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando". Bisogna allenarsi alla resilienza e alla gestione emotiva in condizioni fortemente stressanti, così come alleniamo il nostro corpo nello sport, allo stesso modo possiamo allenare il cervello alla resilienza.
I colloqui psicologici e la psicoterapia sono un valido strumento per incrementare queste capacità e accelerare l’allenamento alla resilienza, ridurre lo stato di allarme interno, riequilibrare l’omeostasi mente-corpo.
Anche online? Si, anche online.Vediamo i possibili motivi per cui, con flessibilità, possiamo sperimentarci in questo momento con una terapia online, superando le resistenze che abbiamo.
Lo schermo del computer non cambia l’efficacia della terapia o del colloquio psicologico. La presenza terapeutica è un modo per uscire dall’isolamento in cui ci ritroviamo forzatamente. Anche se non possiamo “toccarci” possiamo essere vicini.
Soprattutto in questo momento di cambiamenti repentini e radicali, avere un appuntamento certo aiuta a ricentrarsi e a ricostruire la quotidianità adattata alle attuali esigenze.
Avere più tempo è diverso dal “buttare il tempo”. Un appuntamento fisso ti aiuta a cadenzare le tue settimane e dà prevedibilità.
Ovvero, arriva anche oltre lo schermo del computer.
Il vederci e parlare attraverso lo schermo, guardandoci in viso come se fossimo in presenza, permette il libero fluire di quelle emozioni che, a causa dello stress possono in questo momento essere congelate, ed andare ad agire sul corpo e sulla mente permettendo il loro riequilibrarsi attraverso la messa in atto di strategie di coping efficaci (Giusti, Di Fazio,2019).
È responsabilità del professionista servirsi di strumenti aggiornati ed efficaci e garantire la privacy del cliente, e garantire l’identificazione diretta o la certificazione della propria identità (Giusti, Pagani, 2012).
Come terapeuti di Aspic Psicologia, il nostro Modello Integrato, cui facciamo riferimento ci consente di adottare tecniche basate sulla persona e di utilizzare il setting in maniera flessibile, mantenendo inalterati efficacia e benefici dell’intervento. Inoltre, siamo formati a garantire la sicurezza digitale e la privacy del cliente che decide di rivolgersi a noi, anche per ciò che riguarda la strumentazione online.
La flessibilità che ci caratterizza ci consente oggi di essere supportivi anche attraverso strumenti diversi da quelli utilizzati in presenza.
Giusti E., Di Fazio T., Psicoterapia integrata dello stress. 2019, Armando Editore.
Giusti E., Pagani A., Il successo professionale 2.0, 2012 Sovera Edizioni.
Pellegrino G., Esposito G., Burnout, mobbing e malattie da stress. 2019, Positive Press.
Villant G. E., The Wisdom of the Ego, Harvard University Press, Cambridge (MA), in Putton A. e Fortugno M., (2006), Affrontare la vita, 1993, Carocci Faber.
Pubblicato il 20/03/2020 alle ore 01:10
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