Social Network Site, parolacce, differenze di genere e amicizie: un’analisi dei profili dei membri di MySpace
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In molti siti Web 2.0 i membri possono registrarsi come “amici”. In questo modo gli utenti godono di privilegi o di accessi facilitati alle risorse degli amici e ai canali di comunicazione (ad esempio messaggi istantanei, e-mail, blog, fotografie e commenti). Per alcuni siti, lo scopo principale di questo tipo di amicizia è una scorciatoia atta a trovare delle valide risorse, ad esempio condividono i propri interessi con altri. Secondo Boyd (2008, Pew Research Center for the People and the Press, 2007) in siti come MySpace e Facebook lo scopo principale è quello di socializzare. Il “socializzare” può riguardare lo scambio di messaggi non contenenti reali informazioni (come stai?) o la discussione su argomenti di comune interesse o ancora l’accordarsi su incontri di persona. Secondo Valkenburg, Peter e Schouten (2006) le attività di MySpace sono profondamente radicate nelle vite dei ragazzi, tanto da influenzare, ad esempio, la stima di sé. Di conseguenza, sembra che i social network siano importanti come nuova forma di comunicazione online, ma anche come elemento e contesto di definizione dell’identità.
Mentre l’amicizia offline è stata largamente studiata, quella online, essendo un fenomeno recente, non è ancora ben compresa.
Il primo articolo di Mike Thelwall che presentiamo, riporta un’esplorazione quantitativa dei rapporti di amicizia nei social network, al fine di identificare i fattori legati a tre parole chiave: dimensioni della rete di amicizie, età e genere. Al momento della stesura dell’articolo (giugno 2007) MySpace era il sito Web di social network più usato negli Stati Uniti, proprio per questo è stato posto al centro dell’analisi.
I siti di social network sono essenzialmente dei Web server che consentono agli utenti di registrarsi, creare un proprio profilo ed utilizzarlo per comunicare con degli utenti ben precisi. Ai membri del sito è permesso di aggiungere foto e informazioni personali al proprio profilo, di cercare e di entrare in contatto con altri membri per diventarne amici. La maggior parte dei siti di social network offre inoltre altri servizi quali blog, album fotografici online e video. Al contrario, altri sono più orientati verso servizi specifici quali lettura di notizie (Digg), la condivisione di foto (Flickr) o la condivisione di bookmark (del.icio.us).
Friendster
Il termine friending viene qui usato per connotare i collegamenti dei rapporti di amicizia nei social network. Il primo Social Network Site “di massa”, Friendster (dal 2003), ha introdotto la possibilità di registrarsi l’un l’altro come “amici”. Probabilmente l’idea originaria era di riflettere la rete di amicizie offline, ma il suo uso è ormai molto diverso (Donath & Boyd, 2004). Il singolo utente e i gruppi di utenti, probabilmente, costruiscono uno specifico significato di “amico” in ogni sito di social network.
MySpace
MySpace permette, ad esempio, di fare una differenziazione tra gli amici che si hanno attraverso una piccola lista (top list) di amici selezionati. Questa funzione è anche in grado di causare dei conflitti: la decisione di mettere un determinato amico in cima alla lista, ad esempio, può essere traumatico e “deamicizzare” qualcuno che si ritrovi fuori dalla top list, causando quindi – accidentalmente o deliberatamente – delusione (Boyd, 2006).
Non è necessario reificare online il significato dell’amicizia offline: descrivere qualcuno come un amico è un’affermazione di sentimenti personali espressi attraverso “una terminologia culturalmente approvata” (Duck, [1992], p. 33) e il suo significato dipende, quindi, dalla cultura e dal contesto.
Un elemento aggiuntivo a quello di amico, in MySpace, è “fan”. MySpace incoraggia infatti le band musicali ad iscriversi a music.myspace.com. Registrandosi come amici di un gruppo musicale, si ha spesso accesso a musica online gratis, notizie musicali, video, foto e informazioni generali. Anche se MySpace è basato sull’amicizia reciproca, in pratica i fan si inseriscono in una relazione non paritaria.
LiveJournal
LiveJournal è un esempio di un inusuale sito di social network, perché è orientato alla condivisione di blog costruiti “come giornali”. Un amico di un utente LiveJournal è probabilmente un lettore del bolg, infatti in questo sito l’amicizia può anche non essere reciproca. Eppure gli utenti di LiveJournal trovano spesso il modo di creare spazi privati accessibili solo ai loro contatti (Fono & Raynes-Goldie, 2005).
Per quanto riguarda Facebook, invece, i rapporti di amicizia nel social network sono stati studiati in una prospettiva quantitativa. Facebook è un sito che supporta la comunicazione basata sul testo tra amici, così come anche la condivisione di foto. Nonostante non vi siano limitazioni geografiche in Internet, sembra che le comunicazioni in Facebook avvengano fra studenti della stessa università (Golder, Wilkinson, & Huberman, 2007) e che servano a consolidare un’amicizia già iniziata offline (Ellison, Steinfield & Lampe, 2006).
Negli Stati Uniti è stata svolta un’indagine sugli adolescenti utenti di Internet, che prevedeva alcune domande circa i rapporti di amicizia nei social network site (Pew Research Center for the People & The Press, 2007). I risultati dell’indagine hanno messo in rilievo alcune differenze di genere, mostrando come i ragazzi utilizzino, più frequentemente delle ragazze, questi siti per flirtare. La discrepanza fra i sessi può anche riflettere la diversa percezione che si ha del flirtare. Circa il 91% degli utenti di entrambi i generi utilizzano il social network per fare progetti con gli amici e circa la metà, invece, lo usa per incontrarne di nuovi (in questo caso, molto più i ragazzi che le ragazze). Gli utenti più giovani utilizzano un linguaggio molto informale su MySpace, e si riscontra l’utilizzo di parolacce nella maggior parte dei profili degli utenti più giovani (Hinduja & Patchin, in press; Thelwall, 2008), mentre una grande minoranza sembra essere coinvolta in attività illegali quali l’abuso di alcol in minore età (18% sotto i 18 anni; Hinduja & Patchin, in press).
Profili privati
All’interno di tutto il campione erano presenti 4,090 membri con profili privati (27%). Questo gruppo include il 100% dei ragazzi tra i 14 e i 15 anni e il 18% dei rimanenti. Secondo una ricerca fatta su Facebook, sembra che la privacy non sia poi così importante per gli utenti (Acquisti & Gross, 2006), sebbene possa esserlo in alcuni paesi (Snyder, Carpenter & Slauson, 2006). Inoltre, sono presenti quasi il 50% in più di donne (2,415) che di uomini (1,616) con profili privati (alcuni non hanno indicato il genere).
Frequenza d'accesso
Un numero considerevole di utenti, inoltre, non è entrato per molto tempo in MySpace (circa la metà degli utenti non ha controllato il suo account per circa due mesi e mezzo), probabilmente hanno abbandonato MySpace o non controllano frequentemente i loro account, oppure hanno un nuovo account. Le donne controllano più spesso i loro account e la maggior parte di quelle presenti nel campione lo hanno verificato nei precedenti 1-5 giorni. Tirando le somme sembra che un terzo degli utenti abbandoni quasi immediatamente MySpace, un terzo diventa utente regolare e i restanti entrano occasionalmente.
Amici
Per quanto riguarda gli amici, la maggior parte degli utenti ne ha pochi. Se si parla in termini di genere, si vedrà che nelle categorie che vanno da 0 a 1 e da 2 a 9 amici, ci sono delle grandi differenze fra uomo e donna. I ragazzi tendono a trovarsi nella categoria dai 2 ai 9 mentre le donne sembrano averne un numero maggiore. A seconda della quantità di amici si possono riscontrare tre tipologie di amici: gli amici stretti, i conoscenti e gli sconosciuti. Questi dati confermano le ricerche precedenti circa la diversa concezione dell’amicizia online tra gli utenti (Boyd, 2006; Fono & Raynes-Goldie, 2005), ma appaiono in contraddizione con la ricerca su Facebook che enfatizza il ruolo dei Social Network Site nella costruzione d’amicizia con persone conosciute precedentemente offline (Ellison et al., 2006). Forse questi siti permettono di stringere legami più forti con i conoscenti – andando a mutare un legame debole in uno forte – o forse gli utenti costruiscono una sorta di rete più grande con i conoscenti ma concentrano poi la maggior parte del loro social networking con i loro migliori amici.
Una gran parte di utenti senza amici sembra si iscriva a MySpace per semplice curiosità, senza poi però diventare utente attivo. Questa ipotesi è sostenuta dal lungo periodo che intercorre dall’ultima entrata in MySpace di questi utenti. Se si ignorano quegli utenti che hanno 1 o 0 amici, la media di amici dei restanti membri di età superiore ai 16 anni è di 27, e il 40% di questi prende posto nella categoria dei “conoscenti”, che racchiude tra i 10 e i 90 amici. Questo suggerisce quindi che “l’esser dei conoscenti” è quello che spesso su MySpace si intende per amicizia.
Statistiche degli utenti
L’età media risulta essere di 21 anni, ma probabilmente è leggermente più bassa visti i dati che si raccolgono annualmente. Si è riscontrato inoltre un più alto numero di donne, ma verso i trent’anni diventano di più gli uomini. In generale ci sono più donne che uomini.
Gli utenti più giovani sono quelli che tendono ad avere un maggior numero di amici (più di 90). C’è inoltre tra questi l’assenza di interesse per il networking. Anche se questo dato potrebbe sembrare interpretabile esclusivamente per quanto riguarda la rappresentazione dell’identità online, può risultare direttamente collegato all’identità offline.
Comportamenti degli utenti
La maggior parte degli utenti usa MySpace per fare amicizia, anche se non mancano coloro che lo usano per incontri, networking o relazioni serie. Le donne risultano essere principalmente interessate all’amicizia mentre gli uomini agli incontri, andando a confermare quanto affermato nella ricerca svolta sugli adolescenti citata all’inizio delle recensione (Pew Research Center for the People & the Press, 2007).
Il genere degli amici
Il terzo campione di dati è stato utilizzato per indagare l’influenza del genere sull’amicizia: sia gli uomini che le donne tendono ad avere più amici dello stesso sesso. Le donne hanno una percentuale leggermente più alta di amicizie femminili (60.5%) rispetto agli uomini (53.5%). Però, sia gli uomini che le donne tendono a scegliere le donne come amiche, ma le donne tendo a sceglierle come amiche da top list.
I risultati sembrano affermare che le donne sono molto più interessate all’amicizia rispetto agli uomini, anche se questo aspetto si riscontra comunque nella maggioranza dei membri di entrambi i generi. Gli utenti maschi sembrano però mostrare più interesse delle femmine ad incontri e a relazioni sentimentali. C’è da dire che questo risultato riguarda una minoranza degli utenti, quindi non deve essere preso a modello.
Conclusioni
In conclusione, i risultati sopra menzionati forniscono prove quantitative atte a sostenere una differenza rispetto alle dichiarazioni precedenti in ambito di social networking, sempre ovviamente in riguardo agli utenti di MySpace. Inoltre, questi risultati avvalorano anche i risultati di ricerche precedenti, andandone a confermare gli esiti. Se si volesse indicare un utente tipico di MySpace si avrebbe una donna di circa 21 anni, single, con un profilo pubblico, interessata all’amicizia online e che controlla il suo profilo settimanalmente intrattenendosi con una lista di amici, per lo più donne, che sono principalmente dei conoscenti, gruppi musicali compresi. Il profilo dell’utente che risulta da questa indagine è molto diverso da quello che ne fa solitamente la stampa contemporanea che si occupa principalmente degli utenti più giovani. Sembra quindi che la percezione di MySpace tenda a cambiare con la realtà.
Oggetto del secondo articolo di Thelwall, sono le imprecazioni su MySpace.
L’atto di imprecare è un aspetto interessante del linguaggio, perché non viene insegnato da un’autorità (un genitore, un insegnante o i politici) e che è strettamente legato ai ruoli di genere e alle aspettative della società. Le parole usate a tale scopo si rifanno inoltre ai tabù tipici delle società. Proprio per questo motivo, un’analisi riguardante questo argomento può essere utile ad aprire una finestra sulle più profonde questioni della società, in particolar modo a quelle legate al genere. Diverse ricerche sono state fatte al riguardo nelle varie discipline, tuttavia è difficile raccogliere dei dati su larga scala sulle imprecazioni e le parolacce, in quanto i testi scritti vengono normalmente prodotti in un registro linguistico che esclude le volgarità (McEnery e Xiao, 2004). È necessario quindi fare un grande sforzo al fine di raccogliere dati utili a verificare fattori di influenza quali l’età, il genere e il ceto sociale.
Precedenti ricerche effettuate in Inghilterra e negli Stati Uniti hanno mostrato come il genere, l’età e il ceto sociale sono fattori importanti per la propensione ad imprecare e per il tipo di imprecazioni usate. In particolare, gli uomini sembrano imprecare più delle donne (Bailey e Timm, 1976) e tendono di solito ad imprecare in gruppi esclusivamente composti da uomini (Coates 2003; Bayard e Krishnayya, 2001), inoltre usano imprecazioni più forti rispetto alle donne (McEnery, 2005).
L’obiettivo dello studio di Thelwall è di verificare le ipotesi di differenze tra i sessi, nell’uso delle imprecazioni, con i dati attuali di MySpace, includendo l’età come fattore di interazione. I dati sono stati raccolti da un corpus di homepage di MySpace inglesi e statunitensi.
Imprecare significa usare una qualsiasi parola o frase al fine di recare offesa durante una conversazione (adattato da McEnery, 2005). Si vuole mettere l’enfasi non tanto sul contenuto, quanto invece sul linguaggio usato. Così facendo la definizione sopra riportata esclude discussioni riguardanti argomenti tabù, dal momento che il linguaggio stesso non sarebbe riconosciuto come motivo di offesa. La natura offensiva di una parola dipende da come è costruita socialmente ed è destinata a cambiare nel tempo.
Il verbo imprecare, in inglese to swear, originariamente aveva il significato di fare un giuramento legale o religioso. La conseguente banalizzazione di questi giuramenti (ad esempio: per Dio, questo pasto è buono!) ha permesso al termine di assumere un secondo significato, di natura offensiva. Almeno inizialmente, imprecare serviva a sostituire azioni violente per esprimere la propria rabbia (Goodenough, citato in Jay, 1992).
Storicamente, in Inghilterra, l’imprecazione ha subito molti cambiamenti per quanto riguarda il suo uso, i tipi di termini usati, le parole che vengono usate oggi e anche nelle convenzioni sociali in cui le imprecazioni sono socialmente accettate.
Imprecazione e identità in MySpace
MySpace risulta essere come un’identità parallela in grado di sfuggire al controllo delle figure autoritarie (genitori, insegnanti, datori di lavoro) che potrebbero accigliarsi alla vista del linguaggio usato.
Le imprecazioni in MySpace possono avvenire in diversi punti e diverse pagine. In primo luogo, nel nickname degli utenti: spesso alcuni di loro inseriscono imprecazioni nel proprio nome. In secondo luogo, le imprecazioni possono essere usate per descrivere le caratteristiche di una persona o inserite nella pagina Web. Un altro posto in cui queste possono essere usate è il blog di MySpace, il cui titolo viene visualizzato nell’homepage dell’utente. Di conseguenza il blog può contenere imprecazioni non visibili dall’homepage. La sezione dei commenti degli amici è un altro posto in cui queste possono essere inserite.
Una ricerca precedente ha riportato l’estensione dell’uso delle imprecazioni negli adolescenti su MySpace (sono stati presi in considerazione gli utenti al di sotto dei 18 anni con profili pubblici) ed è risultato che i 19.9% dei profili contiene imprecazioni nelle pagine controllate dall’utente, mentre il 32.8% contiene imprecazioni nei commenti lasciati dagli amici.
Quello che Thelwall si chiede in questo secondo articolo è: c’è una differenza tra i profili dei ragazzi e delle ragazze inglesi e americani su MySpace, nell’uso delle imprecazioni?
Scopo generale della ricerca era di raccogliere un insieme di homepage di MySpace e di controllare, in ogni pagina, l’incidenza di una serie di imprecazioni più o meno gravi, e in seguito comparare la frequenza di queste parole con il genere, l’età e la nazionalità dell’utente.
Al fine di raccogliere queste informazioni sono stati presi in considerazione 40.000 membri, registratisi su MySpace un anno prima della scelta dei dati. La scrematura ha portato, per l’Inghilterra, a 767 membri (281 donne, 486 uomini), mentre per gli Stati Uniti il dato finale è stato di 8.609 (3950 donne, 4659 uomini).
I risultati suggeriscono che imprecare per gioco o per uso figurativo o in frasi idiomatiche è abbastanza comune in MySpace, mentre imprecare con enfasi è abbastanza insolito.
MySpace dovrebbe essere visto come uno spazio aperto ad entrambi i sessi, quindi è improbabile che contenga argomenti di solito tabù all’interno dei gruppi formati da persone dello stesso genere. Tuttavia sembra che il linguaggio di MySpace non differisca poi tanto da quello usato nelle comunicazioni offline nei gruppi misti. In particolare, le imprecazioni usate in MySpace sembrano riflettere quelle accettate nelle conversazioni informali offline.
Utenti inglesi
I risultati che riguardano gli utenti inglesi di MySpace hanno rivelato che le imprecazioni, sia quelle più forti che quelle più moderate, sono usate più dagli uomini che dalle donne, ma comunque una quantità simile di imprecazioni pesanti è stata riscontrata nelle donne. Le imprecazioni molto forti sono abbastanza rare, quindi il risultato più significativo della ricerca è stato che non c’è una differenza di genere nell’uso di quelle parole. Il risultato circa le imprecazioni moderate non è molto rilevante in quanto questo tipo di parole è stato per lo più escluso dalla ricerca.
Utenti statunitensi
I risultati riguardanti gli utenti americani di MySpace hanno rilevato un uso maggiore di imprecazioni forti per i ragazzi piuttosto che per le ragazze, ma una quantità simile di parole moderate e molto forti. Tenendo conto della relativa rarità delle imprecazioni molto forti, il risultato più significativo è stato quello che ci sono delle differenze di genere nell’uso di questo tipo di parole. Nel caso delle parole moderate, si hanno gli stessi risultati dell’Inghilterra, anche in questo caso infatti sono state ristrette nell’analisi.
Utenti giovani
I risultati hanno anche mostrato che i giovani tendono ad imprecare di più rispetto agli adulti, sempre nel contesto di MySpace, con un incremento in campo femminile. Sebbene non sia statisticamente significativo, anche in Inghilterra l’utilizzo delle imprecazioni era più comune giovani.
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Pubblicato il 06/11/2008 alle ore 01:18
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