Psicoterapia integrata con l'enneagramma
All'interno di una cornice umanistico-esistenziale il lavoro di gruppo si sviluppa in una sperimentazione di matrice gestaltica integrata con la conoscenza dell'enneagramma. In questa mappa, la personalità è vista come un sottosistema psichico costituito da condizionamenti cognitivi, emotivi e comportamentali che interagiscono con l'autoregolazione organismica. L'enneagramma costituisce, nell'ambito della ricerca spiritualistica delineata da G.I. Gurdjieff e C.Naranjo, uno degli strumenti più attuali ed appassionanti di autoanalisi e di studio della personalità. Attraverso un lavoro corporeo che privilegia la danza come mezzo espressivo, i partecipanti incarnano i messaggi profondi che provengono dal corpo per poterli vivere e utilizzare nella trasformazione del sé essenziale. La dimensione gruppale viene utilizzata per esplorare possibili automatismi e passare alla dinamica intersoggettiva attraverso l'ascolto meditativo (Di Tardo1; Battistelli2).
Integrare il coaching nei percorsi di psicoterapia
Il coaching continua a espandersi sempre più anche in Italia e non solo nell'ambito sportivo e aziendale, ma anche come "life coaching". Quest'ultimo fa riferimento a una vastità di modelli: la psicologia positiva, la psicologia della salute, il cognitivo-comportamentismo, la psicologia umanistica-esistenziale, la P.N.L. (PsicoNeuroLinguistica), l'A.T. (Analisi Transazionale), ecc. e in questo senso potrebbe essere definito come un approccio integrato con tecniche e metodologie specifiche.
Mettendo a fuoco diversità e punti in comune tra coaching e altre relazioni d'aiuto, è possibile un utilizzo dei suoi peculiari strumenti all'interno di un percorso psicoterapeutico, in modo da crearlo ancora più su misura del cliente, rendendo quindi l'intervento più efficace ed efficiente (Germano3).
Psychological Treatment Inventory - P.T.I.: uno strumento per la pianificazione e la valutazione del trattamento psicologico
Costruire uno strumento per l'assessment, che allo stesso tempo possa essere utile per valutare l'effetto di un trattamento, potrebbe rivelarsi un progetto di evidente utilità. Le ricerche più complete sulla psicoterapia dei disturbi di personalità sono quelle che riescono a seguire il paziente con lo stesso strumento, dalla diagnosi all'esito (Monti e Acquarini, 2006; cit. in Dazzi, Lingiardi e Colli, 2006, p. 221). In questo senso, in fase di costruzione dello strumento, si può intuire l'importanza di individuare i diversi livelli dell'outcome (Hoagwood et al., 1996; Kazdin e Kendall, 1998) e quelle dimensioni che possono essere utili nel rilevare i cambiamenti strutturali che avvengono nel paziente, intesi non solo in termini sintomatologici ma anche in termini di organizzazione di personalità, di atteggiamenti, di strategie personali (coping), di adattamento, di qualità di vita e di miglioramento dei processi cognitivi.
Visti i contributi offerti da un approccio scientifico alla psicoterapia (Damasco, 2003; Fonagy, 2002; Kandel, 1999; Lambert, 2005; Panksepp 2005), sarebbe opportuno e utile poter utilizzare una misura oggettiva per l'assessment e per la valutazione dell'esito che oltre alle proprietà psicometriche abbia anche validità clinica (Giannini4; Gori5).
Piani di trattamento in psicoterapia pluralistica integrata
Un incontro efficace ed efficiente tra piani di trattamento, interventi costruiti a misura del cliente e attenzione alla dimensione relazionale intercetta una delle sfide importanti dell'immediato futuro per la psicoterapia. Si tratta di progettare, costruire e realizzare piani terapeutici di qualità, avendo in mente delle linee guida che possano orientare il trattamento senza mai perdere di vista gli aspetti peculiari della persona e prestando attenzione alla relazione con l'alterità. In tutto questo non si può dimenticare la Teoria della Complessità di Morin, che ruota attorno a tre cardini fondamentali per la psicoterapia: cambiamento/trasformazione, molteplicità e ricorsività/circolarità.
Le psicoterapie integrate stanno concentrando i loro sforzi proprio in questa direzione, con l'intento di superare i limiti delle scuole classiche, tenendo così conto della complessità dell'essere umano, in una dimensione olistica (Iannazzo6).
Come stimolare affettivamente il cambiamento
In psicoterapia e nel counseling è sempre maggiore l'esigenza degli operatori del settore di superare le barriere tra modelli teorici ricercando ove possibile una integrazione operativa. I vantaggi di questa soluzione stanno nell'adattare il proprio intervento al cliente, tenendo conto della sua personalità, del suo grado di reattanza e del suo stadio di cambiamento (Prochaska).
In questo contesto il dibattito sulla direttività/non direttività dello psicoterapeuta si centra più su quale modello usare in quale stadio e in quale relazione terapeuta/cliente. La Programmazione Neurolinguistica, diventa uno strumento ancora più efficace se associata alle modalità più "umanistiche" di altri modelli. Robert Dilts è tra i fondatori della Programmazione Neurolinguistica, colui che ha posto maggiormente in risalto nel suo lavoro col cliente la necessità di integrare accoglienza ed accettazione come stimolo al cambiamento promuovendo la figura dello psicoterapeuta, counselor o coach come uno sponsor del cliente (Miali7).
La supervisione clinica rivisitata da uno psicoterapeuta integrato
Con il sempre più largo utilizzo della supervisione come strumento di formazione e supporto, le professioni della relazione d'aiuto sono entrate nella loro fase più matura. Attraverso questo mezzo si va affermando con chiarezza la fallibilità del professionista. Se da un lato, però, c'è la comprensione della utilità dello strumento, come veicolo di sostegno psicologico e fonte di preziosi consigli per la pratica professionale, dall'altro vi può essere la presenza di stati d'ansia e di paure rispetto al giudizio sulle proprie capacità e competenze. La supervisione pluralistico-integrata viene organizzata in base ad un piano logico, strutturato e contemporaneamente flessibile, nel quale sono presenti: una base teorica estesa, aperta a concetti ed ipotesi appartenenti a territori diversi tra loro; un approccio sistematico nell'articolare e pianificare strategie ed interventi; un'attenzione costante a quelli che sono i fattori comuni riferibili non solo al setting terapeutico, ma anche a quello di supervisione (Pagani8).
L'arteterapia: una integrazione creativa nei trattamenti terapeutici
Parleremo della terapia mediata dall'arte, di tutte le Arti, dalla poesia alla pittura, dalla danza al teatro e alla musica e a tante altre strategie come l'uso del cinema o della fotografia; abilità "artigiane", artistiche appunto e quindi caratterizzate dalla capacità di avere cura e creatività nel proprio prodotto sia esso un'opera o il proprio cliente. Perché è la relazione che co-creiamo, la nostra opera d'arte nel setting terapeutico. In tale accezione "cura" sta per apprendimento paziente, sperimentazione, aggiornamento puntuale, verifica dei trattamenti basati sull'evidenza, mentre "creatività" sta per fluidità di pensiero, flessibilità, originalità, elaborazione e uso consapevole del principio di piacere. Creatività è proprio "la capacità di far uso di una o più qualità per costruire un oggetto più complesso" (S. Arieti, p. 377) (Piombo9) .
L'integrazione del corpo nei trattamenti terapeutici
Il lavoro sul/con il corpo in terapia psicocorporea permette di focalizzare l'attenzione sulla persona nella sua interezza di corpo-mente. Il corpo e la mente funzionano in modo unitario quando stiamo bene, viceversa in modo disfunzionale o scisso quando la nostra sfera emotiva è disturbata.
Integrare corpo-mente-emozioni ha un effetto sulla qualità della vita, rientrando in contatto con il corpo è possibile riappropriarsi dei propri ricordi, dei propri dolori, delle proprie gioie e quindi di se stessi (Piroli10).
Trattamenti integrati per bambini e adolescenti al limite
Lavorare con bambini e adolescenti difficili, "al limite", è contemporaneamente un'esperienza magnifica e dolorosa. Entrare a contatto con i vissuti di trascuratezza, di mancanza di protezione, di sfiducia nei confronti del mondo in generale, ed in particolare degli adulti, di bambini e adolescenti iperattivi, con disturbi oppositivi e della condotta, disturbo borderline, depressione o bambini abusati, è un lavoro difficile e delicato.
Quando, però, si riesce a stabilire l'alleanza, facendo leva sulle grandi risorse e qualità dei nostri piccoli clienti, questo lavoro può portare a esperienze emotive riparative, all'acquisizione di comportamenti efficaci, all'apprendimento di strategie cognitive adeguate, quindi ad un funzionamento più adattivo che potrà favorirli nel divenire degli adulti più "sani" e soprattutto meno sofferenti (Prosperi11).
Il sogno gestaltico come strumento di integrazione in psicoterapia
Apartire dal suo fondatore (Perls, 1893 - 1970), la Gestalt ha mantenuto fede, nel lavoro con i sogni, alla focalizzazione sul qui e ora, ponendo in secondo piano l'interpretazione e il ricorso all'inconscio. Perls sosteneva che tutte le parti del sogno rappresentano parti di sé e che hanno bisogno di essere portate alla luce per divenire un tutto integrato. In questo senso definì il sogno "la via regia per l'integrazione", convinto che le persone dovessero integrare tutte le parti scisse della loro personalità. Per ottenere ciò e per evitare di interferire con la possibilità degli individui di arrivare, nel proprio ed unico modo, alla conoscenza personale e all'esperienza profonda della propria interiorità e del proprio Sé, indirizzava i clienti a mettere in atto tutte le parti dei propri sogni, raccontandole al presente, in modo da ritornare nell'esperienza del sogno e lavorare con le corrispondenti emozioni e conflitti.
Il processo di integrazione e crescita personale nasce, infatti, dall'entrare in contatto, del soggetto, con le figure del sogno per sapere in quale modo esse gli appartengono, operazione che implica, oltre la rappresentazione onirica delle parti di Sé, la rappresentazione del modo di essere nel mondo del soggetto. Il sogno, sostiene Perls, è l'espressione più spontanea dell'esistenza dell'essere umano, è un'opera d'arte, in cui ci sono sempre movimenti, scontri, incontri e ogni altro genere di cose, che si manifestano senza che la volontà dell'individuo possa intervenire (Rosa12).
Trattamenti integrati per attaccamenti traumatici e ambivalenza relazionale
Nell'elaborazione delle dinamiche relazionali caratterizzate da conflittualità e ambivalenza si utilizza l'approccio integrato per sviluppare una complementarietà sinergica compatibile con le aspettative interpersonali definite dalle mappe degli attaccamenti primari. Imprevedibilità, intrusività, incoerenza, negligenza, ostilità, depressione, lutti irrisolti delle figure di riferimento dell'infanzia diventano esperienza mnemonica traumatica che distrugge le risposte relazionali fisiologiche e alimenta l'ambivalenza nelle relazioni. La rigida connessione di assunti dolorosi dell'Io con il Tu viene sciolta attraverso una sintonizzazione riparatoria delle interazioni. La selezione di tecniche specifiche facilita la personalizzazione cognitivo-emotivo-esperienziale del processo psicoterapeutico (Spalletta13).
1 Edda DI TARDO. Psicologa, psicoterapeuta. Didatta e supervisore accreditato all'interno del gruppo A.S.P.I.C. sul territorio nazionale. Operatore di supporto psicopedagogico presso l'Accademia Europea C.R.S. I.D.E.A. (Centro Ricerche e Studi-Istituto Dinamiche Educative Alternative) di Dalmine (Bergamo). Dal 1990 al 2000 segue corsi di formazione e specializzazione sull'enneagramma con Claudio Naranjo in Italia e all'estero. Dal 1998 è presidente dell'A.S.P.I.C. Counseling e Cultura di Bologna.
2 Santa BATTISTELLI. Psicologa, psicoterapeuta, supervisore associato della F.I.S.I.G., docente e supervisore presso l'Istituto per la Formazione di Psicoterapeuti e Counselor A.S.P.I.C. Presidente del Comitato Scientifico della A.E.M.e.F. (Associazione Europea Mediatori Familiari). Conduce gruppi ed esercita la libera professione a Roma dove risiede.
3 Flavia GERMANO. Life-coach e psicoterapeuta, si è specializzata al McLean Harvard Medical School di Boston e presso l'A.S.P.I.C. di Roma. Oltre aver pubblicato con E. Giusti, Etica del con-tatto fisico, Terapia della rabbia e Psicoterapeuti generalisti, ha recentemente pubblicato nell'ambito del coaching il manualedi Microcounseling e Microcoaching e L'approccio multiculturale - Interventi di psicoterapia, counseling e coaching.
4 Marco GIANNINI. Attualmente è ricercatore di Psicometria presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Firenze dove insegna Test Psicologici e Teoria e Tecniche dei Test. Psicologo e psicoterapeuta di formazione junghiana, ha poi rivolto la propria attenzione verso il modello cognitivo-comportamentale ed eclettico-integrato. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e si è occupato principalmente di metodi e strumenti di valutazione. Recentemente i suoi interessi di ricerca sono rivolti all'integrazione teorica dei modelli e alla valutazione degli esiti della psicoterapia. È socio fondatore e vice-presidente della Scuola di Psicoterapia Comparata.
5 Alessio GORI. Attualmente è dottorando in Psicologia, presso la Scuola di Dottorato in Psicologia dell'Università degli studi di Firenze. Psicologo, è iscritto al corso quadriennale in Psicoterapia Comparata, presso la S.P.C. di Firenze. Attualmente i suoi interessi di ricerca riguardano l'assessment e l'integrazione teorica dei modelli in psicoterapia.
6 Antonio IANNAZZO. Psicologo, psicoterapeuta individuale e di gruppo. Da diversi anni impegnato nell'approfondimento degli approcci integrati (Psicoterapie Integrate, con Giusti e Montanari, Masson, 2004; Psicodiagnosi integrata, con Giusti e Montanari, Sovera, 2006). Docente in alcune scuole di specializzazione per psicoterapeuti (A.S.P.I.C., C.S.T.G.); didatta e supervisore nei corsi per counselor. Sta terminando la formazione come conduttore di Gruppi Balint-Analitici.
7 Elvino MIALI. Medico Psicoterapeuta è Presidente dell'Associazione A.S.P.I.C. Counseling e Cultura di Venezia, per la quale svolge attività di responsabile didattico, trainer e supervisore del Master "Gestal Counseling". Di formazione eclettica, ha approfondito studi sulla Medicina Omeopatica e sulla Medicina Tradizionale Cinese. Svolge l'attività di psicoterapeuta individuale e di gruppo integrando vari modelli tra cui: la Terapia Centrata sul Cliente, Gestalt Therapy, PNL, EMDR.
8 Andrea PAGANI. Psicologo, psicoterapeuta ad indirizzo umanistico integrato. Libero professionista, si occupa di psicoterapia individuale, di gruppo e di coaching. Docente presso la Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale A.S.P.I.C., presso il Master in Mediazione Familiare MEDIARE, e presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Direttore della Scuola Popolare di Musica di Donna Olimpia di Roma, nella quale insegna trombone e dirige la Big Band.
9 Isabella PIOMBO. Bambina vivacissima, adolescente malinconica, ragazza arrabbiata, sindacalista e femminista, mamma e professionista quasi nonna. Arti-sta per temperamento, grafica e art director, psicologa della Gestalt per professione, integra creativamente bisogni e passioni per attraversare la propria vita cercando di diventare sempre pi� se stessa. Ha progettato e dirige dal 1996 il Master in Arteterapie e Counseling per l'A.S.P.I.C., autrice di articoli e testi di settore, lavora in individuale, con piccoli e grandi gruppi, svolge attività di supervisione, ha fondato un'Associazione per diffondere e praticare le Artiterapie.
10 Carmine PIROLI. Psicologo e terapeuta psicocorporeo, supervisore e trainer in Body-Mind Integration. Docente A.S.P.I.C. Direttore dei corsi di formazione in Body Mind Counselling/Therapy e Counselling nei Sistemi Intimi e Iden-tità di Genere. Conduce stage e seminari residenziali in Pelvic-Heart, Energetic, e Postural Integration, e gruppi e sessioni individuali di evoluzione e crescita personale. Autore del libro in press Il corpo in psicoterapia e nel Counseling.
11 Paola PROSPERI. Psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta, si occupa di attività clinica, formazione aziendale e scolastica; conduce corsi di training autogeno, autostima ed assertività; lavora con gruppi di crescita personale per adulti e gruppi espressivi per bambini e adolescenti. Si occupa di formazione per counselor.
12 Veronica ROSA. Psicologa clinica e di comunità, psicoterapeuta. Già professore a contratto per l'Insegnamento di Psicologia di Comunità, Facoltà di Psicologia è attualmente professore a contratto per l'insegnamento di Psicologia Clinica, II Facoltà di Medicina e Chirurgia, "La Sapienza", Roma. Direttrice didattica del Master in Counseling Aziendale e didatta presso la Scuola Quadriennale di Formazione Psicoterapeuti dell'A.S.P.I.C. Formatrice e consulente aziendale.
13 Enrichetta SPALLETTA. Psicologa, psicoterapeuta e supervisore clinico presso l'A.S.P.I.C. di Roma, dirige i Master in Counseling per l'Età Evolutiva, in MentalCoaching e il Corso di Formazione in Counseling e Cibo. Ha pubblicato diversi articoli di ricerca scientifica, coautrice dei testi La Supervisione Clinica Integrata, Counseling Scolastico Integrato, MicroCounseling e Micro-Coaching, manuale operativo di strategie brevi per la motivazione al cambiamento.
Pubblicato il 09/04/2008 alle ore 09:40
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